La grande aiuola, ben lavorata e delimitata, preparata dagli alunni delle classi prime nel giardino dell’I.C. Piero della Francesca di Arezzo è pronta a custodire i 100 bulbi di tulipani, che sono stati interrati questa mattina e che in primavera regaleranno, con la loro fioritura, un suggestivo colpo d’occhio e di colore e finanche di speranza.

L’ I.C. Piero della Francesca è una delle 200 scuole italiane nonché tra le cinque della Toscana e l’unica della Provincia ad essere stata scelta nell’ambito del progetto “Tulipianti, coltiviamo il futuro” nato grazie al supporto di 2075 donatori che hanno sostenuto attraverso il sito Gofundme, Cascina Savino nella perdita dei tulipani per via della grandinata dello scorso aprile. Il dono di queste persone è diventato dono a sua volta per 20.000 alunne e alunni in tutta Italia e, da questa esperienza, sta nascendo il campo di tulipani diffuso più grande in Italia.

La storia dei tulipani nasce da un sogno, quello di voler coltivare bellezza in un territorio difficile, dove molti giovani abbandonano la propria terra per andare a prestare le loro intelligenze altrove. 

Giuseppe è uno di questi giovani che ha voluto fare impresa nella sua terra, titolare di un’azienda florovivaistica in provincia di Foggia che, in pochi secondi, si è visto distruggere tutto il lavoro svolto con amore su quel campo, da una grandine che non ha avuto pietà… .

Dalla disperazione iniziale alla solidarietà di tanti che ha permesso di ricominciare, e che ha anche permesso di lanciare un messaggio che è poi diventato una metafora di vita: anche quando ci si sente perduti, perché la tempesta ci ha distrutti, bastano volontà e braccia per poter ritornare a rifiorire!

“Il progetto, ha dichiarato il dirigente Prof.ssa Rossella Esposito, ha lo scopo di favorire l’interessamento degli studenti alle tematiche ambientali, ma assume un significato ancora più profondo nell’ambito delle attività della scuola che, come Istituto, ci vede impegnati in più ambiti progettuali che ci permettono di dare ai nostri studenti una offerta formativa varia e di qualità”.